Associazione Volontaria per la Pace

FONTI DI PACE

Progetti di Sostegno alle Popolazioni Disagiate

Emergenza Gaza

Aggiornamento 5/02/2024

Il 29 gennaio scorso Fonti di Pace ha fatto arrivare a La Spezia un carico di farmaci, kg. 180 destinati a gaza al nostro partner locale Palestinian Medical Relief Society che porterà servizi di assistenza sanitaria primaria ai civili sfollati nelle scuole Unrwa e nelle tendopoli.

Il trasporto da Verona è stato fatto dalla Comunità Islamica di Verona, che ne ha sostenuto le spese. I farmaci sono parte di un convoglio organizzato dalla CGIL Nazionale, che sta raccogliendo materiali e farmaci da far arrivare alla popolazione stremata di Gaza. La nave con i materiali e beni partirà nei prossimi giorni alla volta di Port Said, Rafah e Gaza.

I farmaci sono stati donati a titolo gratuito dall'Unione Medico Missionaria Italiana. Il valore del carico è di euro 12.297,92. La scadenza dei farmaci è da aprile 2024 al 2027.

Unitamente ai farmaci quali anticoagulanti, acido folico, antibiotici, disinfettanti intestali, crema per malattie pelle (scabbia), igienizzanti oculari, nasali, vaginali, antinfiammatori, vitamine, complesso di ferro, antistaminici, antipiretici, ci sono anche materiali sanitari: guanti, bende, cerotti, cotone, garze sterili.

Dal 7 di ottobre scorso l'aggressione israeliana contro i civili della striscia di Gaza ha portato a 27.478 morti, di questi il 70% sono bambini e donne, e 66.835 feriti. Molti civili sono ancora sotto le macerie.

Da un rapporto di Save the Children dell'8 gennaio scorso: " in media più di 10 bambini al giorno, hanno perso un arto. In 3 mesi a più di 1.000 bambini e bambine sono state amputate una o entrambe le gambe, senza neanche l'anestesia."

Circa 1 milione e 700mila civili sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni e di queste oltre il 50% è stata completamente distrutta o seriamente danneggiata. La popolazione vive in "rifugi" come scuole Unrwa, strutture governative e tendopoli.

Situazioni igienico-sanitarie insostenibili: infezioni intestinali e respiratorie, malattie contagiose, vaiolo, meningiti, epatite.

Inoltre i "rifugi" non sono luoghi sicuri e vengono attaccati dall'esercito israeliano.

Di 36 ospedali nella striscia di Gaza solo 6 sono operativi, tenuti sotto attacco dei cecchini e con difficoltà per i mezzi di soccorso di raggiungere i feriti. Gli ospedali hanno perso la loro capacità di prestare soccorso e cura, mancano medicine, materiali sanitari, attrezzature.Sono state colpite 121 ambulanze, 337 sanitari sono stati assassinati nel corso delle incursioni e 90 tra medici ed infermieri sono stati sequestrati dall'esercito israeliano.Mancano acqua potabile, cibo, carburante.

L'intervento di Fonti Pace è una goccia in un mare di bisogni, ma un segnale di presenza e sostegno alla popolazione civile che dal 4 mesi sopravvive sotto le bombe, contro un'aggressione che possiamo definire una rappresaglia contro i civili.



Aggiornamento 26/10/2023

Un video dalla nostra collaboratrice, a Gaza al momento delle prime incursioni ed ora a Rafah

Guarda il video >>

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Gaza, è una maceria.

La popolazione è stipata nelle scuole Unrwa, e chi è ancora nelle proprie case è pronta per abbandonarle. Le forze di occupazione israeliane stanno informando centinaia di persone di lasciare le abitazioni. Chi non ripara nella scuola Unrwa, si trasferisce presso parenti, ma anche questa non è l'ultima sistemazione e dopo poche ore vengono avvisati di abbandonare la casa.

Negli ospedali la situazione è drammatica, feriti sul pavimento in attesa di essere soccorsi. Il personale medico non è sufficiente. Farmaci medicinali e materiali sanitari diversi stanno terminando.

Scarseggiano generi alimentari e nessuno si può muovere a causa dei continui bombardamenti ovunqunque.

Fonti di Pace raccoglie la richiesta di aiuto della popolazione di Gaza in primis, delle strutture sanitarie e lancia un appello urgente per la raccolta fondi.

I fondi raccolti saranno destinati, appena possibile, all'acquisto di generi alimentari e materiali di prima necessità, medicinali e tutto quanto sarà possibile fornire per sollevare il popolo di Palestina dall'ennesima sofferenza.

Puoi fare la tua donazione a Fonti di Pace

IBAN IT45N 01030 01656 000002624683

causale: Emergenza Gaza


Parole. (di Emilio Molinari 11 ottobre 2023)

Sono stanco di giurare la mia condanna ai crimini di Hamas prima di parlare di Gaza. Li condanno! Fanno male prima di tutto alla causa palestinese. Non voglio più discutere di chi è l'aggredito e chi è l'aggressore? Non voglio parlare di politica, perché ho perso le parole per farmi ascoltare.

Se il ministro di un paese democratico come Israele dice di Gaza: "Assedio totale! Niente più cibo, acqua, medicinali, energia gas....sono animali" mentre i suoi carri armati si apprestano ad entrare e i suoi aerei bombardano da giorni e per giorni nessuno si indigna, io mi sento privo di voce. Se la quasi totalità dei giornalisti, dei conduttori TV, dei personaggi intervistati, dei politici, ripete questo concetto senza commento, senza che appaia un moto di sconcerto sui loro volti, io non so con quali termini posso discutere.

Sono vecchio, la mia memoria è vecchia e vecchie le mie esperienze e il mio modo di ascoltare e di reagire a ciò che ascolto.

Mi indigno quando chi dispone dell'informazione non ricorda lo Statuto della Corte Penale Internazionale che recita: Per sterminio si intende.. sottoporre intenzionalmente le persone a condizioni di vita dirette a cagionare la distruzione di parte della popolazione, quali impedire l'accesso a vitto e alle medicine.

Trovo impossibile non vengano loro i brividi mentre ripetono in TV il concetto: ...sono animali.

Animali capite?...Lo stesso concetto usato dai "coloni" americani mentre sterminavano i nativi di un continente, lo stesso usato dagli stati schiavisti verso gli africani, lo stesso usato dai nazisti per sterminare 6 milioni di ebrei.....Sono animali.

Da giorni ascolto impotente questi "informatori dell'opinione pubblica" parlare di ragione della vendetta e fare di questo concetto la nuova cultura del diritto internazionale.

Sono vecchio, stanco, vedo il mondo sgretolarsi e ho perso i termini politici per rispondere a questa indifferenza epocale. Devo ricorrere a termini che non mi sono usuali, che stanno nella sfera dei sentimenti umani: La Pietà. Si! Chiedo la pietà per 3 milioni di palestinesi di Gaza, di cui 900 mila bambini. Pietà per evitare e fermare il massacro annunciato.

Perché questo è il problema, rimosso da tutti, ma il solo vero grande e immediato problema: Lo sterminio di Gaza. E la pietà? E' il solo sentimento di cui dispongo, la ragione...ormai temo sia perduta.


Aggiornamenti

Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per diversamente abili – Anno II

  • Relazione conclusiva

    Nel corso di 9 mesi attività, gennaio-settembre 2023, il team del nostro partner Palestinian Medical Relief Society riabilitatore, fisioterapista, terapista occupazionale, psicologo si è preso cura di 117 persone con disabilità.
    Prestazioni effettuate nel corso del progetto gennaio - settembre 2023:


    Descrizione Servizio Totale Erogati
    Riabilitazione 1080
    Fisioterapia 1236
    Terapia Occupazionale 986
    Supporto psicologico a disabili e Caregivers 961


    Delle persone con disabilità, 117, alcune hanno usufruito di diverse tipologie di prestazione, a seconda delle necessità evidenziate.

    Riabilitazione, risultati:
    Durante il progetto 41 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Tecnico alla Riabilitazione. Nel corso di 9 mesi 32 disabili hanno riportato dei miglioramenti. Maggiore autonomia nei movimenti quali semplici spostamenti dalla carrozzina al letto; sicurezza nell'uso degli ausili messi a disposizione; raggiungimento di un equilibrio nella postura e coordinamento dei movimenti braccia, gambe.

Terapista Occupazionale, risultati:
Durante il progetto 37 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Terapista Occupazionale. Nel corso di 9 mesi per 23 disabili hanno riportato dei miglioramenti raggiungendo una parziale autonomia nelle attività quotidiane quali pettinarsi, mantenere l'igiene personale, mangiare, vestirsi e scrivere. L'attività del terapista occupazione è stata principalmente rivolta a stimolare l'attenzione del disabile, focalizzando sul coordinamento dei movimenti al fine di raggiungere l'autonoma per le piccole azioni quotidiane.

Fisioterapista, risultati:
Durante il progetto 55 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Fisioterapista. Nel corso dei 9 mesi per 33 disabili hanno riportato dei miglioramenti in particolare con un rafforzamento della massa muscolare. In generale le prestazioni volte al miglioramento e al mantenimento del corpo elastico e in equilibrio per permette di agire in autonomia.

Psicologa, risultati:
Durante il progetto 13 disabili hanno beneficiato di supporto psicologico individuale. Sono stati aiutati a costruire rapporti di confidenza, stimolare pensieri positivi, ridurre in taluni casi l'aggressività per un approccio positivo verso la comunità. Inoltre lo psicologo ha supportato 35 caregivers che hanno problemi di accettazione della condizione del disabile. Prestazioni volte a far acquisire fiducia alle caregivers, a gestire lo stress e i problemi derivanti dalle condizioni generali della famiglia, cercando anche di coinvolgere il coniuge nelle problematiche quotidiane.

Incontri di socialità:
Nel mese di settembre si è svolto l'ultimo incontro di socialità delle caregivers. Complessivamente nel corso del progetto sono stati 8 gli incontro con il coinvolgimento di 208 caregivers. Durante gli incontri i caregivers hanno potuto confrontarsi tra di loro, parlare dei loro problemi e della gestione del disabile, ricercando insieme le modalità e soluzioni per affrontare i momenti di difficoltà e stress. Per la partecipazione alle sessioni le caregivers hanno beneficiato del trasporto del Palestinian Medical Relief Society.

Ausili:
Gli ausili sono molto importanti per le persone disabili e sono considerati una parte dei servizi opfferti. Il loro uso molto spesso permette di superare le barriere architettoniche e di rendere la persona disabile più autonoma.

Nel corso del progetto sono stati distribuiti 75 ausili come da tabella qui sotto:


Specifiche Ausilio Previsione Fornitura Distribuiti Da Distribuire
Physiotherapy Ball 6 3 0
Ausilio verticale 8 6 0
Carrozzina per bambino 15 15 0
Carrozzina per adulto 12 12 0
Sedia WC con ruote 6 6 0
Nebulizzatore 10 10 0
Materassi antidecubito 7 7 0
Ausilio con ruote per bambino 3 3 0
Ausilio con ruote per adulto 8 8 0


Il mese di settembre 2023 è stata l'ultima missione nella striscia di Gaza di chiusura del progetto. Ho partecipato alle attività-prestazioni sul territorio da parte del fisioterapista, tecnico riabilitazione, terapista occupazione e psicologo.

Questi servizi vengono fatti a domicilio causa la difficile condizione che impedisce alla persona disabile di andare al Centro di Riabilitazione del P.M.R.S. (C.B.R.) . Prestazioni che è possibile fare anche senza l'ausilio di attrezzature. Con il mezzo del P.M.R.S. ho raggiunto con gli operatori le abitazioni, spesso vicino al border e considerate quindi aree a maggior rischio. I diversi operatori sono ben accolti nelle famiglie e le prestazioni vengono eseguite con professionalità.

Presso il C.B.R. invece ho seguito l'ultimo incontro di socialità tra lo psicologo e le caregivers. Le caregivers hanno raggiunto il C.B.R. con il mezzo del P.M.R.S.. L'incontro molto partecipato e di armonia anche tra le caregivers che in diversi momenti si sono confrontate sui loro bisogni personali e sulle loro paure. Lo stimolo della psicologa al dialogo, al confronto sulle problematiche quotidiane e a prendersi cura di se stesse.

Chiudiamo riportando il desiderio espresso dalle caregivers nel corso dell'incontro: "auspichiamo che le attività possano riprendere presto, per evitare che i nostri famigliari disabili perdano i benefici acquisiti".

Purtroppo dopo l'attacco del 7 ottobre non sapremo quando e come potremo ritornare ai "nostri" bambini ed adulti con disabilità e portare loro sollievo.


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Lettera di Ringraziamento

Diyarbakir, 04 Gennaio 2024

Gentile FONTI DI PACE ODV

In qualità di rappresentanza del Movimento delle donne libere TJA (Tevgera Jinên Azad), Vogliamo esprimere sincera gratitudine per il contributo di 1.300 € per il sostegno alla stampa del libro "Mahpusta Kadin Olmak (Essere una donna in carcere) effettuato da Fonti di Pace ODV con sede in Via R. Sanzio 21 Milano (CF: 97409660152)

La generosa donazione di Fonti di Pace è stata di notevole importanza nella stampa e così anche la divulgazione delle esperienze delle donne in carcere in Turchia.

Quasi ogni donna in Turchia purtroppo nella sua vita ha avuto a che fare con il carcere e ne potrebbe raccontare la storia. Esiste una realtà carceraria che ha toccato le emozioni e la vita di ogni donna.

Nel giugno 2022 abbiamo organizzato a Istanbul il workshop "Essere donna in carcere". Il nostro obiettivo era quello di portare all'ordine del giorno il problema delle donne in carcere, di creare una memoria e di condividerla con gli ambienti internazionali. Volevamo che le nostre voci, i nostri sentimenti e le nostre parole fossero strumentali per la solidarietà e a favore delle donne detenute.

Il libro "Essere una donna in carcere"; raccoglie i racconti delle prigioni dal passato al presente da parte delle donne detenute. Contiene le storie delle testimonianze della realtà carceraria negli anni '70, '80, '90 e 2000, quando la lotta di sinistra, di socialista e del popolo curdo fioriva, si rafforzava e si socializzava.

Il libro affronta anche le condizioni di essere detenuta nel carcere di Diyarbakır e parla anche delle violazioni dei diritti nelle carceri. Il volume è di 303 pagine con racconti delle 33 detenute come Figen Ekti, Fatoş Güney, Şadiye Manap, Gültan Kışanak, Rojbin Çetin, Hacer Özdemir, İlkay Demir, Neşe Erdilek, Şenal Sarıhan, Esra Çiftçi, Gülten Kaya, Ümit Efe, Nevin Berktaş, Zeliha Şalcı, Mizgin Aydın, Mürüvet Küçük, Çiğdem Mater, Diren Yurtsever, Fatoş İrven, Sibel Tekin, Yüksel Mutlu, Mevlüde Acar, Rahime Kesici Karakaş, Remziye Rüzgar, Serap Doğan, Ayşe Düzkan, Raziye Öztürk, Gülizar Tuncer, Ruken Gülağacı, Burcu Çelik, Gülseren Yoler, Nesrin Akgül, Nuray Çevirmen e Fince Akman.

La Resistenza di "Jin, Jiyan, Azadî", porti la speranza e un futuro pieno di lotte, in cui nessuno sia privato della libertà.

Inviamo una copia del libro stampato, con la speranza che un giorno lo possiate leggere nella vostra lingua. Cordiali Saluti Tevgera Jinên Azad (TJA)

Cosa Stiamo Facendo - Progetti in Corso

I Progetti su cui stiamo lavorando - Puoi darci una mano anche tu!

Musica per un Anima Libera

progetto per l'acquisto di strumenti musicali per i ragazzi e le ragazze del campo curdo di Makmur

Sostegno Campo di Newroz

Progetto di Sostegno alle donne produttrici & Aiuto alimentare per i bisognosi del campo

Teatro per bambini in Rojava

Rojava Children's Theatre è dedicato alle 5 ragazze che hanno perso la vita nell'attacco dello Stato turco del 18 agosto 2022 nel villaggio di Shemoqa

Progetto Musica per un Anima Libera

Campo di Makmur, Iraq

FONTI di PACE insieme al sindacato FLC CGIL DI MILANO(Federazione Lavoratori della Conoscenza) hanno sostenuto economicamente il progetto per l'acquisto di strumenti musicali per i ragazzi e le ragazze del campo curdo di Makmur

Il popolo curdo ha rappresentato molto nella storia dell'umanità, diretti discendenti del popolo Assiro e Babilonese, hanno dato un grande contributo alla cultura mondiale – a loro si deve l'inizio della cultura del grano. Eppure, la popolazione curda è quella che è stata trattata nel modo più ingiusto e crudele.

Nell'ultimo secolo, questo popolo ha dovuto affrontare genocidi, l'attacco alle loro radici culturali e linguistiche, la diaspora e la separazione di questo popolo in differenti stati. A causa di ciò, i curdi sono stati divisi in quattro parti, il loro Paese è stato diviso e la sua gente è stata oppressa ovunque. Poiché questo popolo ha affrontato una crudeltà senza precedenti, ha iniziato una rivoluzione e una lotta contro l'oppressione, causa di migrazione dai suoi Paesi e dalle sue aree e di deportazione degli stessi.

Uno dei luoghi più importanti di questa diaspora è il campo profughi di Makmur. Chi risiede in questo campo profughi ha iniziato ad emigrare nel 1993-1994 dal Kurdistan settentrionale della Turchia al Kurdistan meridionale dell'Iraq, come risposta contro l'oppressione del proprio Paese e dei propri villaggi. In quegli anni ben 4 mila villaggi curdi furono bruciati dall'esercito turco, carri armati e attacchi aerei erano la realtà quotidiana, migliaia di curdi furono costretta ad emigrare nelle periferie delle grandi città, dove vennero costruite della mega bidonville. Questa situazione durò anni e la popolazione curda fu costretta ad emigrare più volte a causa di situazioni di guerra e di violenta repressione. I campi iniziali erano Biher e Şeraniş, Bêrsîve, Etruş, Geliyê ,Qiyametê, Ninove, Nehdara. Infine, nel 1998, queste persone si sono rifugiate nuovamente a Makhmur, dove si sono stabilizzate fino ad oggi.

La resistenza riguarda anche la strenua difesa della loro cultura: costruisce la sua educazione nella propria lingua madre curda, ed in lingua curda vengono redatte le opere artistiche e, sempre in lingua curda, viene tramandata la loro cultura e le informazioni sul mondi di oggi. Questo ha permesso ai bambini e ai ragazzi di questo campo di fare grandi progressi, soprattutto nel campo dell'arte.

Il numero totale di studenti delle 4 scuole elementari, delle 2 scuole medie e del liceo interno al campo sono 2092: 543 ragazzi e 678 ragazze di età compresa tra i 6 e i 17 anni.

Gli studenti amano la musica, mezzo con cui si avvicinano contemporaneamente al livello delle tradizioni alla dimensione globale, ma hanno carenza di strumenti musicali di qualità. La musica, composta e suonata insieme, diviene anche un grande antidoto alla cultura della guerra e al dolore dell'esilio. Insegnata regolarmente a tutti i livelli, ma questa carenza di strumenti musicali pregiudica diverse possibilità.

Per sopperire a questa carenza si sono acquistati strumenti musicali necessari per insegnamento nelle 3 scuole: Baglama Saz, chitarra, flauto traverso, tamburi (dahol), Tamburelli a mano (Erbane), tamburini piccoli (darbuka).

Dopo alcuni mesi siamo felici di potervi mostrare i risultati degli acquisti e dello studio effettuato dalle studentesse e dagli studenti.

Ecco come sono stati impiegati i fondi dei vostri numerosi e generosi contributi, Vi ringraziamo per il sostegno e per credere nella nostra Associazione da sempre impegnata a fianco del popolo Curdo. Grazie anche alla FLC CGIL di Milano che ha accolto subito di collaborare con noi.

Guarda il video


Strumento Pezzi Costo Totale
Baglama Saz 25 80 € 2.000 €
Chitarre 25 55 € 1.375 €
Tamburini Piccoli (Darbuka) 10 50 € 500 €
Tamburelli (Erbane) 30 20 € 600 €
Tamburi (Dahol) 6 100 € 600 €
Flauto Traverso 10 165 € 1.650 €
    Totale 6.725 €



Progetto di Sostegno alle donne produttrici & Aiuto alimentare per i bisognosi nel Campo profughi di Newroz

Il movimento culturale TEV-ÇAND desidera ancora una volta ringraziare l'associazione FONTI di PACE per il sostegno al progetto di Sostegno alle donne produttrici & Aiuto alimentare per i bisognosi nel Campo profughi di Newroz – Derik.

Gli Obiettivi del progetto sono:
1) Sostenere le donne che producono pane tradizionale in forno tradizionale "Tenur" e che gestiscono gli orti per fornire gratuitamente le verdure ai bisognosi tra i rifugiati di Serêkaniye che vivono nel campo profughi di Newroz, nel distretto di Dêrîk, in Rojava
2) Comprare delle galline e distribuirle alle famiglie per la produzione di uova

Dopo aver ricevuto il sostegno, nei due mesi trascorsi abbiamo: sostenuto le donne che producono il tradizionale pane di tenur (tandoor) e le verdure, abbiamo fornito cibo e galline alle famiglie dei distretti di Dêrîk, Rimêlan e Qamişlo Rojava.

Queste famiglie sono le famiglie bisognose dei gruppi teatrali per bambini, parte del progetto teatrale è stato co-finanziato da Fonti di Pace. Inoltre, il nostro obiettivo era quello di consegnare pane e verdure alle famiglie di Serêkaniye e Girê Spî che vivono nel campo profughi di Newroz. Quando abbiamo portato al campo le verdure prodotte dalle donne, la gente ci ha detto che non avevano bisogno di cibo, ma che i bambini avevano bisogno di scarpe.

La maggior parte di questi bambini è impegnata in attività culturali e artistiche. Su richiesta delle famiglie, abbiamo comprato e consegnato scarpe a 214 bambini bisognosi e abbiamo organizzato un festival per i bambini come comitato culturale.

Abbiamo acquistato ortaggi dalla cooperativa femminile e li abbiamo distribuiti alla popolazione. Nell'ambito del progetto, sono stati consegnati tra i 12 e i 20 polli vivi a 15 famiglie. In questa occasione, durante le visite alle famiglie, si sono tenute anche discussioni sull'alimentazione naturale, sull'educazione dei bambini, ecc. Altri polli sono stati consegnati a quelle dell'ambiente della baia. Le famiglie che li hanno ricevuti erano molto felici. Ci hanno ringraziato.

Per non rovinare l'originalità dei forni tenur, è stata fatta solo la pulizia. I punti rotti sono stati riparati. Poiché l'uso di sostanze chimiche sarebbe stato dannoso, non si è ritenuto opportuno fare alcuna tinteggiatura.

Non potevamo comprare farina all'ingrosso e distribuirla a chi ne aveva bisogno, perché ogni famiglia aveva già diritto alla farina in base alle proprie necessità. Non avrebbe avuto senso per noi comprare e distribuire l'eccedenza. C'era un sistema consolidato. Non l'abbiamo fatto perché è stato detto che non ce n'era bisogno.

Ringraziandovi di nuovo vorremmo confermare la somma ricevuta, il contributo è stato speso nell'ambito del progetto e per le necessità delle persone, soprattutto dei bambini.

Tevgera Çand û Hunera Demokratîk a Mezopotamya


Ambito Somma spesa
Riparazione del Tenur 80 €
Acquisto dalle produttrici e distribuzione di verdure 300 €
Acquisto di 400 galline e distribuzione alle 15 famiglie 700 €
Acquisto delle scarpe per 214 bambini 650 €
Festa per i Bambini del Campo profughi 150 €
Trasporto dei materiali al Campo profughi e ai villaggi 120 €
Totale 2.000 €



Teatro per bambini in Rojava, un progetto internazionale

Il progetto teatrale è promosso dal Movimento Culturale TEV-ÇAND, dal Movimento Culturale delle Donne Hilala Zerîn e dal Comitato dei Bambini di Şilêr e sostenuto da associazioni e istituzioni in Europa, tra le quali Fonti di Pace Odv.

Il progetto Rojava Children's Theatre è dedicato alle 5 ragazze che hanno perso la vita nell'attacco dello Stato turco del 18 agosto 2022 nel villaggio di Shemoqa a Til Temir. Silava Ramazan, uno dei cinque bambini, è rimasta gravemente ferita nell'attacco ed è morto il 1° settembre. Silava Ramazan era nella Rojava Film Commune come attrice bambina in un film intitolato Stories of Ruined Cities-Çirokên Bajarên Wêrankirî. Da qui l'ispirazione di produrre Teatro per bambini attraverso un progetto internazionale.

Il progetto teatrale è promosso dal Movimento Culturale TEV-ÇAND, dal Movimento Culturale delle Donne Hilala Zerîn e dal Comitato dei Bambini di Şilêr.
Il progetto si avvale della collaborazione di organizzazioni internazionali che "adottano" i gruppi di bambini finanziando la formazione e il lavoro teatrale.
Un gruppo di Kobane è stato adottato dal comune basco di Durango (gemellata con Kobane), un altro gruppo di bambini di Derik è stato adottato dalla Odv italiana Fonti di Pace, il gruppo di Heseke è stato adottato dalla Società InFormazione italiana, il gruppo di Remelan è stato adottato dal Teatro degli Incontri e Teatro Ura e il gruppo di Qamishlo è stato adottato dalla Comunità Brasiliana di Roma.

I bambini hanno iniziato la loro formazione e le prove a maggio. Saliranno sul palco con l'evento delle giornate di teatro per ragazzi alla fine dei 4 mesi. Questo progetto è anche l'infrastruttura del festival dei bambini. Questi spettacoli che saranno messi in scena saranno anche mostrati al festival dei bambini. Oltre al teatro, il festival presenterà rappresentazioni atristiche e gruppi musicali.

Il progetto teatrale per bambini del Rojava, che organizza le sue attività con lo slogan "Azadî Ji Zarokatiyê Destpê Dike" mira a sviluppare l'immaginazione e l'espressione di sé, costruire la fiducia in se stessi e sviluppare la creatività sviluppando l'amore per il teatro nei bambini. Mira ad arricchire il mondo emotivo dei bambini e di contribuire al loro sviluppo sociale con i giochi dei bambini sfruttando il loro tempo al di fuori dell'orario scolastico.

Il Rojava Children's Theatre Project porterà sul palco le storie dei bambini in modo teatrale dando lezioni di teatro a circa 150 bambini, ogni gruppo è composto da almeno 15 bambini, in 10 diverse città.
Ogni gruppo adatterà una storia per il palcoscenico. Il gruppo di Derik, Koma Ava Mezin, presenterà la storia Pire ve Rovi (La nonna e la volpe), il gruppo di Heseke, Xabur, presenterà la storia Belek û Reşbelek (Il gatto nero e il topo bianco), il gruppo di Rimelan, Yekta, presenterà la storia 3 Bra u Ker ek (Tre fratelli e un asino), il gruppo di Qamishlo, Şiler, presenterà la storia Çûk Û Pire (La vecchia e l'uccello). A Kobane ci sono due gruppi, Koma Baqi Xido e Yekta e prepareranno le storie Gundê Mişkan (Villaggio dei topi) e Zilan.

Questo progetto ha anche formato gli insegnanti. I giovani che hanno già recitato in teatro, in realtà insegnano ai bambini più piccoli: 12 insegnanti di teatro in molte località da Dêrîk a Shehba hanno formato i gruppi.

vedi il video 1 >>
vedi il video 2 >>


Aggiornamento Dental Clinic Gaza

Nel corso della missione nella striscia di Gaza sono state monitorate le attività della Dental Clinic inserita nel Primary Health Care Clinic di El Burej e della Dental Clinic inserita nel Primary Heath Care Clinic in Shaty Camp.

Le due Dental Clinic sono state rinnovate, 2020 e 2022, grazie al contributo di donatori e alla sinergia tra le Associazioni Gazzella e Fonti di Pace:

  • poltrona da dentista
  • compressore per alimentazione della poltrona
  • autoclave per la sterilizzazione degli strumenti del dentista
  • amalgamatore per la miscelazione di materiali per le otturazioni
  • scaler dentale per la rimozione del tartaro

Nel corso della missione, grazie al contributo dell'Associazione Fonti di Pace, sono stati acquistati materiali per le cure dentali.

A Gaza il 70% non ha un lavoro e curarsi o acquistare medicinali molto spesso è difficile.
L'accesso ai servizi pubblici delle Primary Health Care Clinic è l'unico riferimento per la popolazione di Gaza.
Il nostro contributo per sostenere e migliorare le prestazioni del servizio pubblico.

Gaza marzo 2023

Aggiornamento Ottobre 2023

Mensilmente circa 2.000 persone si rivolgono alla Primary Health Care Clinic di Shaty Camp per diverse prestazioni, e circa 600 utenti hanno bisogno di cure dentali. Il 70% sono bambini.

Quando abbiamo visitato nel 2019 la P.H.C.C. l'unita' dentistica era dotata di attrezzature obsolete, strumenti di scarsa qualita', carenza di materiali e medicine per la cura. Nel complesso l'unità dentistica non aveva i requisiti necessari per dare adeguata assistenza e cura.

Causa l'occupazione israeliana l'accesso alle cure mediche per i Palestinesi è completamente dipendente dagli aiuti umanitari.

Grazie al contributo delle Associazioni Fonti di Pace e Gazzella nel 2020 sono state acquistate attrezzature nuove quali la poltrona dentista, compressore, amalgamatore seggiola dentista e aiuto, autoclave e armadi per i materiali.

In questi anni abbiamo continuato a mantenere la fornitura minima di materiali per le cure dentali: anestesia, soluzione in polvere per otturazioni, disinfettanti e medicamenti per le terapie canalari.

Oggi possiamo dire che l'unità dentistica della P.H.C.C. di Shaty Camp garantisce la presa in carico di pazienti in sicurezza sanitaria.

Nel corso della visita il responsabile della Dental Clinin ha chiesto la fornitura di nuovi materiali per le cure dentali. Nei prossimi giorni procederemo con la fornitura di quanto richiesto.

Gaza ottobre 2023

I Progetti di Fonti di Pace

Operare portando l'aiuto concreto e tangibile per le popolazioni del mondo prive dei basilari elementi di sostegno.

Borsa di Studio

Una borsa di studio per 4 bambine curde in memoria di Clelia Salerno

Gaza Summer Camp

Il summer camp ha coinvolto 50 bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e 12 anni in attività come disegno-pittura, canto, teatro, giochi di gruppo

Ospedale a Sinjar

Aiutiamo il progetto per un ospedale attrezzato a Sinjar per i bambini e le donne yazidi

Centro Medico-Sanitario Ayasma

Installazione della struttura nel centro profughi di Ayasma, una baraccopoli che sorge alla periferia di Istanbul.

Centro Socio-Sanitario Yuksekova

Centro medico e sanitario impegnato nella diagnostica e nella prevenzione.

Padiglione Kurdistan

Il padiglione Kurdistan alla Biennale di Venezia per offrire la possibilità al popolo kurdo di riunirsi, confrontarsi, scambiarsi idee e opinioni.

Asilo Nido Gaza

Asilo Nido nel villaggio di Tarqumia, che sorge a 20 chilometri a ovest di Hebron, con 16.000 abitanti.

Scuola Agro-Ecologia

Organizzazione di un corso della durata di tre anni presso il Centro educazione e ricerca della riforma agraria "Contestado".

Libro-Indagine “Erano calde le mani”

Progetto che prevede un'integrazione del libro esistente, onde poterlo nuovamente distribuire per raccogliere nuovi fondi per l'Associazione YAKAY-DER.

Donne di Nusaybin

Sostegno al progetto di gestione di una sala di ristorazione e vendita di oggetti di artigianato fatto interamente da donne a Nusaybin.

Bendesel Engelliler Der

Associazione disabili, attività di sostegno e di organizzazione riguardanti la possibilità di mobilità, problemi sanitari, sociali e di formazione.

Progetto Diritto alla Salute

Diritto di accesso per gli immigrati di usufruire delle strutture pubbliche di Milano e Provincia per la salute.

Scuola Madri Straniere

Sostenere il percorso di integrazione delle mamme straniere, a supporto del loro ruolo genitoriale.

Scuola Bambini di Strada

per favorire l'apprendimento scolastico e la formazione di ragazzi e ragazze, residenti a Diyarbakir nel Municipio di Bağlar.

Libro Fotografico

Libro fotografico "Curdi, storia di un polo negato" di Eros Mauroner. Le foto sono state realizzate durante numerosi viaggi nella zona curda della Turchia

Asilo e Assistenza Alimentare Eritrea

Asilo a Bambi, piccolo villaggio nei pressi dell'Asmara e partecipazione al progetto alimentare per una alimentazione controllata dei bambini eritrei

Adozione a Distanza e Orfanotrofio

Adozione a distanza degli orfani di Kobane e contributo all'edificazione di un orfanatrofio

Centro Riabilitazione Hevi a Maxmur

Aiuti ai ragazzi disabili del centro di riabilitazione Hevi a Maxmur

“La pace è un sogno, può diventare realtà…
Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”

Nelson Mandela

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