Occupazione di Gaza - il Supporto di Fonti di Pace

Aggiornamento 11/07/2024

Grazie ai contributi dei donatori e alla collaborazione con il Palestinian Medical Relief Society è iniziata la distribuzione del latte in polvere per bambini da 0 a 2 anni. È stato complicato riuscire a trovare il latte, ma era una delle priorità che ci erano state esposte. Le madri partoriscono in condizioni difficili e dopo una gravidanza di sofferenza, con scarsa alimentazione e di nutrimento adeguato per loro e i figli. Dopo il parto i neonati hanno bisogno di sostegno alimentare vitaminico, stante anche che tante madri non riescono ad allattare i loro figli. Il latte in polvere può sopperire alle necessità alimentari del neonato. Continuamo a sostene i bambini e la popolazione palestinese di Gaza.

Grazie
Fonti di Pace



Aggiornamento 20/05/2024

Report della nostra cooperante Giuditta Brattini

Il Ministero della Salute palestinese avverte della grave carenza di medicinali e materiali di consumo medici necessari per fornire servizi di emergenza, operazioni, cure primarie e vari servizi sanitari, il cui saldo è diventato pari a zero negli ospedali e nella fornitura di servizi, mettendo a rischio la vita dei pazienti. Fa appello a tutte le istituzioni umanitarie internazionali affinché si adoperino per fornirli e introdurre i beni necessari, alla luce della continua aggressione e occupazione israeliana di tutti i valichi della Striscia di Gaza.

Aggiornamento:

Ministero della Sanità palestinese a Gaza.
20 maggio 2024

Rapporto statistico quotidiano sul numero dei martiri e dei feriti a seguito dell'aggressione israeliana in corso nella Striscia di Gaza per il 227° giorno.

L'occupazione israeliana ha commesso 10 massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, provocando la morte di 106 persone e il ferimento di 176 palestinesi nelle ultime 24 ore.

Numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, senza che le ambulanze e la protezione civile possano raggiungerle.

Il bilancio dell'aggressione israeliana è salito a 35.562 morti e 79.652 feriti dal 7 ottobre scorso.

Il Sottosegretario Generale alle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari Martin Griffiths dichiara: “la carestia nel nord di Gaza è imminente. I palestinesi della striscia stanno affrontando una crisi insostenibile alla luce della mancata fornitura di aiuti al nord, una violazione del Diritto Internazionale Umanitario”.

Il nostro partner nella striscia di Gaza Palestinian Medical Relief Society, grazie ai contributi raccolti ed inviati, ha iniziato a distribuire 65 pacchi viveri a famiglie sfollate nelle tendopoli. La distribuzione era in corso nell’area di Rafah, ma il team del Palestinian Medical Relief Society ha dovuto evacuare e sospendere la distribuzione causa l’invasione israeliana via terra e come ci scrive dr. Aed Yaghi direttore del P.M.R.S. di Gaza “è importante avere in “sicurezza” i nostri operatori.” Ci auguriamo di poter riprendere la distribuzione al più presto.

Il pacco contiene: pasta, riso, olio, formaggio, farina, scatolette di: carne, ceci, pomodoro, fagioli, pesce e una confezione di thè



Aggiornamento 5/02/2024

Il 29 gennaio scorso Fonti di Pace ha fatto arrivare a La Spezia un carico di farmaci, kg. 180 destinati a gaza al nostro partner locale Palestinian Medical Relief Society che porterà servizi di assistenza sanitaria primaria ai civili sfollati nelle scuole Unrwa e nelle tendopoli.

Il trasporto da Verona è stato fatto dalla Comunità Islamica di Verona, che ne ha sostenuto le spese. I farmaci sono parte di un convoglio organizzato dalla CGIL Nazionale, che sta raccogliendo materiali e farmaci da far arrivare alla popolazione stremata di Gaza. La nave con i materiali e beni partirà nei prossimi giorni alla volta di Port Said, Rafah e Gaza.

I farmaci sono stati donati a titolo gratuito dall'Unione Medico Missionaria Italiana. Il valore del carico è di euro 12.297,92. La scadenza dei farmaci è da aprile 2024 al 2027.

Unitamente ai farmaci quali anticoagulanti, acido folico, antibiotici, disinfettanti intestali, crema per malattie pelle (scabbia), igienizzanti oculari, nasali, vaginali, antinfiammatori, vitamine, complesso di ferro, antistaminici, antipiretici, ci sono anche materiali sanitari: guanti, bende, cerotti, cotone, garze sterili.

Dal 7 di ottobre scorso l'aggressione israeliana contro i civili della striscia di Gaza ha portato a 27.478 morti, di questi il 70% sono bambini e donne, e 66.835 feriti. Molti civili sono ancora sotto le macerie.

Da un rapporto di Save the Children dell'8 gennaio scorso: " in media più di 10 bambini al giorno, hanno perso un arto. In 3 mesi a più di 1.000 bambini e bambine sono state amputate una o entrambe le gambe, senza neanche l'anestesia."

Circa 1 milione e 700mila civili sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni e di queste oltre il 50% è stata completamente distrutta o seriamente danneggiata. La popolazione vive in "rifugi" come scuole Unrwa, strutture governative e tendopoli.

Situazioni igienico-sanitarie insostenibili: infezioni intestinali e respiratorie, malattie contagiose, vaiolo, meningiti, epatite.

Inoltre i "rifugi" non sono luoghi sicuri e vengono attaccati dall'esercito israeliano.

Di 36 ospedali nella striscia di Gaza solo 6 sono operativi, tenuti sotto attacco dei cecchini e con difficoltà per i mezzi di soccorso di raggiungere i feriti. Gli ospedali hanno perso la loro capacità di prestare soccorso e cura, mancano medicine, materiali sanitari, attrezzature.Sono state colpite 121 ambulanze, 337 sanitari sono stati assassinati nel corso delle incursioni e 90 tra medici ed infermieri sono stati sequestrati dall'esercito israeliano.Mancano acqua potabile, cibo, carburante.

L'intervento di Fonti Pace è una goccia in un mare di bisogni, ma un segnale di presenza e sostegno alla popolazione civile che dal 4 mesi sopravvive sotto le bombe, contro un'aggressione che possiamo definire una rappresaglia contro i civili.



Aggiornamento 26/10/2023

Un video dalla nostra collaboratrice, a Gaza al momento delle prime incursioni ed ora a Rafah

Guarda il video >>

___________________________

Gaza, è una maceria.

La popolazione è stipata nelle scuole Unrwa, e chi è ancora nelle proprie case è pronta per abbandonarle. Le forze di occupazione israeliane stanno informando centinaia di persone di lasciare le abitazioni. Chi non ripara nella scuola Unrwa, si trasferisce presso parenti, ma anche questa non è l'ultima sistemazione e dopo poche ore vengono avvisati di abbandonare la casa.

Negli ospedali la situazione è drammatica, feriti sul pavimento in attesa di essere soccorsi. Il personale medico non è sufficiente. Farmaci medicinali e materiali sanitari diversi stanno terminando.

Scarseggiano generi alimentari e nessuno si può muovere a causa dei continui bombardamenti ovunqunque.

Fonti di Pace raccoglie la richiesta di aiuto della popolazione di Gaza in primis, delle strutture sanitarie e lancia un appello urgente per la raccolta fondi.

I fondi raccolti saranno destinati, appena possibile, all'acquisto di generi alimentari e materiali di prima necessità, medicinali e tutto quanto sarà possibile fornire per sollevare il popolo di Palestina dall'ennesima sofferenza.

Puoi fare la tua donazione a Fonti di Pace

IBAN IT45N 01030 01656 000002624683

causale: Emergenza Gaza


Parole. (di Emilio Molinari 11 ottobre 2023)

Sono stanco di giurare la mia condanna ai crimini di Hamas prima di parlare di Gaza. Li condanno! Fanno male prima di tutto alla causa palestinese. Non voglio più discutere di chi è l'aggredito e chi è l'aggressore? Non voglio parlare di politica, perché ho perso le parole per farmi ascoltare.

Se il ministro di un paese democratico come Israele dice di Gaza: "Assedio totale! Niente più cibo, acqua, medicinali, energia gas....sono animali" mentre i suoi carri armati si apprestano ad entrare e i suoi aerei bombardano da giorni e per giorni nessuno si indigna, io mi sento privo di voce. Se la quasi totalità dei giornalisti, dei conduttori TV, dei personaggi intervistati, dei politici, ripete questo concetto senza commento, senza che appaia un moto di sconcerto sui loro volti, io non so con quali termini posso discutere.

Sono vecchio, la mia memoria è vecchia e vecchie le mie esperienze e il mio modo di ascoltare e di reagire a ciò che ascolto.

Mi indigno quando chi dispone dell'informazione non ricorda lo Statuto della Corte Penale Internazionale che recita: Per sterminio si intende.. sottoporre intenzionalmente le persone a condizioni di vita dirette a cagionare la distruzione di parte della popolazione, quali impedire l'accesso a vitto e alle medicine.

Trovo impossibile non vengano loro i brividi mentre ripetono in TV il concetto: ...sono animali.

Animali capite?...Lo stesso concetto usato dai "coloni" americani mentre sterminavano i nativi di un continente, lo stesso usato dagli stati schiavisti verso gli africani, lo stesso usato dai nazisti per sterminare 6 milioni di ebrei.....Sono animali.

Da giorni ascolto impotente questi "informatori dell'opinione pubblica" parlare di ragione della vendetta e fare di questo concetto la nuova cultura del diritto internazionale.

Sono vecchio, stanco, vedo il mondo sgretolarsi e ho perso i termini politici per rispondere a questa indifferenza epocale. Devo ricorrere a termini che non mi sono usuali, che stanno nella sfera dei sentimenti umani: La Pietà. Si! Chiedo la pietà per 3 milioni di palestinesi di Gaza, di cui 900 mila bambini. Pietà per evitare e fermare il massacro annunciato.

Perché questo è il problema, rimosso da tutti, ma il solo vero grande e immediato problema: Lo sterminio di Gaza. E la pietà? E' il solo sentimento di cui dispongo, la ragione...ormai temo sia perduta.